Il livello di emissioni di CO2 in atmosfera cresce, ma meno che in passato e infatti il tasso d’incremento di emissioni (di CO2) si è arrestato all’1,4 per cento. Almeno secondo l’ultimo rapporto rilasciato dal Netherland Environment Assessment Agency e dal Joint Research Center della Commissione Europea ( scaricalo qui oppure naviga l’interattivo).
Stanno arrivando i primi segnali di una “ diminuzione permanente”.
Stanno arrivando i primi segnali di una “ diminuzione permanente”.
E’ successo l’anno scorso con l’anidride carbonica, aumentata meno della metà della media dell’ultimo decennio e fermatasi al 2,9 per cento. Numeri minimi solo all’apparenza. Un enorme sollievo per il nostro pianeta.
Tra le cause del rallentamento, secondo le conclusioni del rapporto europeo, sarebbe motivi di sistema e ovviamente, la crisi economica.
Tra le cause del rallentamento, secondo le conclusioni del rapporto europeo, sarebbe motivi di sistema e ovviamente, la crisi economica.
E se quindi la diminuzione dell’uso di combustibili fossili e un incremento delle energie rinnovabili hanno la loro responsabilità in questo, molto lo si deve anche alla scommessa degli Stati Uniti sul “gas di scisto”, ovvero metano imprigionato nella microporosità delle rocce ed estratto da giacimenti non convenzionali fino a 4.000 metri di profondità. Ma anche la Cina (che comunque si conferma il più grande produttore di CO2) ci ha messo del suo e l’aumento del 23 per cento nell’uso di idroelettrico ha sicuramente avuto il suo peso. Cina, USA e UE insieme sono ancora responsabile del55 per cento delle emissioni totali. Vengono poi India, Russia e Giappone.
Anche per quanto riguarda le fonti energetiche, vediamo un aumento in termini percentuali, del loro utilizzo (tranne il nucleare) e così pure le rinnovabili. Solo l’ idroelettrico, (non green al 100 per cento) è cresciuto del 4,3 per cento fra 2011 e 2012. In aumento anche mix di solare, eolico e biodiesel: se dal 1992 ci sono voluti 15 anni per raddoppiarla dallo 0,5 all’1,1 per cento, ne sono infatti serviti solo altri sei per duplicarsi ancora, passando al 2,4 per cento dell’anno scorso. Insomma, finalmente dopo anni di impegno, vediamo i primi risultati.
Fonte: http://www.buonenotizie.it
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