martedì 18 giugno 2013

Basta! Prendo il ciuccio !

Oggi, dalla redazione, vi segnaliamo questo bellissimo articolo per la valorizzazione del patrimonio cilentano e delle nuove frontiere.


Il germe della 
Ciucciopolitana si annida nella progettualita’ partecipata che si inizio’ a sperimentare a Pruno di Laurino nell’ambito di un intervento di sistema integrato che riguardava l’omonima valle.
L’Associazione L.O.S.A.P. LUDO-LABO OSSERVATORIO SOCIO AMBIENTALE PRUNO in partenariato con l’Ente Parco nazionale del Cilento, nello specifico con il Prof. Pasquale persico, allora redattore del piano di sviluppo socio-economico  del territorio ed in collaborazione con le istituzioni locali, fu animatrice e promotrice di una serie di interventi che riguardavano la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed architettonico della Valle di Pruno.
La  Ciucciopolitana fu immaginata da Angelo Avagliano come una infrastruttura fondamentale che servisse a mettere in rete e connessione i nodi di biodiversità colturale e culturale che innervano il territorio del Cilento.
Ciucci, ingegneri naturalistici della scuola fondamentale, dovevano diventare facilitatori e mediatori di comunicazione all’interno di una dialettica di solidarieta’ tra le situazioni di biodiversita’ antropologiche, naturalistiche e colturali presenti e disseminate nel territorio del Parco del Cilento.
Un viaggio lento che permettesse di incontrate lo spirito del posto, le acque sonanti, la cultura musicale popolare e le tante eccellenze alimentari sopravvissute grazie alla lungimirante e caparbia resistenza dei contadini e pastori la cui sapienza comportamentale  rappresenta e aspira a rappresentare un baluardo alla deriva dei  rapporti umani che caratterizzano l’attuale momento storico.
Si propone cosi’ una interazione con l’asino alla pari, senza cioè considerarlo come uno strumento di lavoro su cui montare per farci trasportare, ma come un compagno di viaggio che può anche aiutarci ad alleggerirci pesi, ma che soprattutto ci regala e ci suggerisce  un punto di vista di interpretazione e di fruizione della realtà più umile ed allo stesso tempo più integrata e sostenibile, punto di vista che nella corsa al progresso abbiamo da tempo smarrito.
Nello specifico, il tratto distintivo che anima il progetto della Ciucciopolitana consiste nel desiderio di generare e porre in essere una infrastruttura sociale che consente pratiche e colture di sane relazioni tra le persone piuttosto che non una sterile via di transito fine a se stessa; è in questo senso che il progetto è rivolto ad un Cilento ‘interiore’, nella doppia accezione di ‘interno geografico’ (privilegiando un punto di vista non consumistico e spesso soltanto balneare del territorio salernitano) e di ‘interno intimo’, dove i percorsi in compagnia degli asini sono percorsi dell’animo e della condivisione di valori semplici e di amicizia tra le genti e le terre attraversate.Riscoprire  le vecchie strade, tratte anche abbandonate, attraverso il percorso con l’asino è  inoltre consente di manutenerle  e di reimpostare una fruizione del territorio a misura d’uomo, valorizzativa e non consumistica, privilegiando il punto di vista lento del procedere a piedi a passo d’asino e non in vetture e treni che spesso tagliano i territori attraversandoli velocemente ovvero mortificandoli e non consentendo al viaggiatore di viverli come essi meritano

E’ sempre possibile percorre l’intero tratto della ciucciopolitana della Citta’ del PARCO ed anche le singole tratte di Ciucciovie concordando date e periodi contattandoci. Il numero minimo di partecipanti è di 5 persone.



CATARINA  LIBERA,  CIUCCIOPOLITANA E CIUCCIOVIE
“ATTACCA LU PATRONE ADDO VOLE/A LU CIUCCIO”

Il germe della Ciucciopolitana si annida nella progettualita’ partecipata che si inizio’ a sperimentare a PRUNO DI LAURINO nell’ambito di un intervento di sistema integrato che riguardava l’omonima valle.
L’ASSOCIAZIONE L.O.S.A.P. LUDO-LABO OSSERVATORIO SOCIO AMBIENTALE PRUNO in partenariato con l’ENTE PARCO ,,nello specifico con il PROF.PERSICO allora redattore del piano di sviluppo socio-economico  del territorio, ed in collaborazione con le istituzioni locali,fu animatrice  e promotrice  di una serie di interventi che riguardavano la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed architettonico  della VALLE DI PRUNO.
Fu quindi da quel momento,qgli albori del nuovo millennio che si inizio a parlare di VALLE DEGLI ASINI. Si penso’. a sostegno di questa azione, di liberare nella valle un determinato numero di asini e garantire loro una esistenza  contemporanea svincolata dagli stereotipi che accompagnano i nostri amati ciucciarielli.
Questa  scommessa artistico-concettuale partorita dalla collaborazione tra l’economista illuminato.l’eclettico artista contemporaneo Ugo Marano e gli “attori locali nuovi monaci del terzo millennio”, voleva sperimentare che tipo di interesse ed inevitabile ricaduta avesse avuto la forza di innescare una tale  provocazione “liberatoria”……
“ATTACCA LU PATRONE ADDO VOLE/A LU CIUCCIO fu la naturale evoluzione della vicenda  e la genesi del PROGETTO CIUCCIOPOLITANA che vedeva luce e voleva essere una occasione per coniugare la tradizione contadina e pastorale  con i temi della ruralita’ contemporanea che gia’ da tempo venivano portati avanti dall’associazione e dalla pratica quotidiana di decrescita lenta e felice esperita in TEMPA DEL FICO.
La  CIUCCIOPOLITANA fu immaginata da ANGELO AVAGLIANO come una infrastruttura fondamentale che servisse a mettere in rete e connessione i nodi ed i frammenti della “CERTOSA ESPLOSA”e ricaduti sul territorio del CILENTO.
Il tutto inserito nella rivoluzionaria idea “CITTA’DEL PARCO” che era la stella polare della nascente ri-nascita di un territorio ricchissimo e che aveva il pregio di “essere in ritardo”…….
CIUCCI ,ingegneri naturalistici della scuola fondamentale,dovevano diventare facilitatori e mediatori di comunicazione all’interno di una dialettica di solidarieta’ tra le situazioni di biodiversita’ antropologiche . naturalistiche e colturali presenti e disseminate nel territorio del PARCO DEL CILENTO.
Un viaggio lento che permettesse di incontrate lo spirito del posto.le acque sonanti la cultura musicale popolare e le tante eccellenze alimentari sopravvissute grazie alla lungimirante e caparbia r-esistenza dei contadini e pastori la cui sapienza comportamentale  rappresenta e aspira a rappresentare, un baluardo alla deriva dei  rapporti umani che caratterizzano l’attuale momento storico
Si propone cosi’ una interazione con l’asino alla pari, senza cioè considerarlo come uno strumento di lavoro su cui montare per farci portare ma come un compagno di viaggio che può anche aiutarci ad alleggerirci pesi ma che soprattutto ci regala e ci suggerisce  un punto di vista di interpretazione e di fruizione della realtà più umile e allo stesso tempo più integrata e sostenibile, punto di vista che nella corsa al progresso abbiamo da tempo smarrito.
Nello specifico, il tratto distintivo che anima il progetto della Ciucciopolitana consiste nel desiderio di generare e porre in essere una infrastruttura sociale che consente pratiche e colture di sane relazioni tra le persone piuttosto che non una sterile via di transito fine a se stessa; è in questo senso che il progetto è rivolto ad un Cilento ‘interiore’, nella doppia accezione di ‘interno geografico’ (privilegiando un punto di vista non consumistico e spesso soltanto balneare del territorio salernitano) e di ‘interno intimo’, dove i percorsi in compagnia degli asini sono percorsi dell’animo e della condivisione di valori semplici e di amicizia tra le genti e le terre attraversate.Riscoprire  le vecchie strade, tratte anche abbandonate, attraverso il percorso con l’asino è  inoltre consente di manutenerle  e di reimpostare una fruizione del territorio a misura d’uomo, valorizzativa e non consumistica, privilegiando il punto di vista lento del procedere a piedi a passo d’asino e non in vetture e treni che spesso tagliano i territori attraversandoli velocemente ovvero mortificandoli e non consentendo al viaggiatore di viverli come essi meritano

              IN CAMMINO NEL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO

                            DAL CILENTO INTERIORE A PAESTUM :                                 

                                 GRANO E ACQUA…. CHE SCORRE.

                                               DA PAESTUM A SAPRI

DAL CILENTO INTERIORE A PAESTUM
PRIMO GIORNO:  ARRIVO A ROFRANO  – FORRA DI LEMMISI – CAMPO IN TENDA
SECONDO GIORNO:  MELAINA-PRUNO DI LAURINO   ACCOGLIENZA RURALE TEMPADELFICO
TERZO GIORNO : ESPERIENZE DI RURALITA’ CONTEMPORANEA CON LABORATORIO DI PANIFICAZIONE NATURALE ARTISTICA,VISITA MULINO A PIETRA,PASSEGGIATA NEI CAMPI DI GRANI ANTICHI  MUSICA POPOLARE
QUARTO GIORNO : PRUNO –GRAVA DI VESALO – CAMPORA LOC.FRATTA  CAMPO IN TENDA
QUINTO GIORNO:  LOC .FRATTA -  MULINO AD ACQUA  LE SCALELLE –STIO
SESTO GIORNO : STIO – CICERALE –TRENTINARA  CASA DEL POETA CONTADINO
SETTIMO GIORNO :  TRENTINARA – CAPODIFIUME –SCAVI DI PAESTUM –MUSEO ARCHEOLOGICO – PARTENZA IN TRENO O BUS

DAL CILENTO INTERIORE ALLA SPIGOLATRICE DI SAPRI :
 GRANI ANTICHI E ACQUA….. CHE SCORRE
PRIMO GIORNO : ARRIVO A ROFRANO E  TRASFERIMENTO A PRUNO DI LAURINO PRESSO ACCOGLIENZA RURALE TEMPA DEL FICO 
SECONDO GIORNO  ESPERIENZE DI RURALITA’ CONTEMPORANEA CON LABORATORIO DI PANIFICAZIONE NATURALE ARTISTICA,VISITA MULINO A PIETRA,PASSEGGIATA NEI CAMPI DI GRANI ANTICHI  MUSICA POPOLARE

TERZO GIORNO : PRUNO DI LAURINO – GRAVA DI VESALO – CAMPORA   NOTTE IN TENDA
QUARTO GIORNO : CAMPORA – VALLE DELLA QUARANTANA – ROFRANO  CAMPO MELAINA
QUINTO GIORNO : MELAINA –FORRA DI LEMMISI – MONTE CENTAURINO – CASELLE IN PITTARI  CAMPO VALLE STRAZZA
SESTO GIORNO : CASELLE – MONACI E MUNACIEDDI SUL PITTARI – MORIGERATI
SETTIMO GIORNO : MORIGERATI GROTTE  RISORGENZA FIUME BUSSENTO -  MULINO AD  ACQUA – SAPRI – PARTENZA  IN TRENO


GUIDE UFFICIALI        :
  CARLO PALUMBO  GUIDA  G.A.E.
  CLAUDIA MITIDIERI   ACCOMPAGNATORE TURISTICO  E  CORRIERE NELLA LINGUA ESTERA
  INGLESE
GUIDE EMOZIONALI  :                                                                                                                            
ANGELO AVAGLIANO – CONTADINO CONTEMPORANEODONATELLA SCUTELLA’ – MAESTRA D’ARTE                                                                                                                  ANTONIO PELLEGRINO  – MONACO INDIGENO                                                                                                                            PEPPE GUIDA  – PASTORE SEMINOMADE                                                                                                                                        ANTONIO BOVE – POETA CONTADINO
DARIO MARINO – CUSTODE DELLE MEMORIE
                                                                                                                         

POSSIBILITA’ DI PARTECIPARE A SINGOLE TRATTE
NUMERO MINIMO PARTECIPANTI AL GRUPPO  CINQUE PERSONE
 OGNI GIORNO SONO PREVISTE  7-8  ORE DI FACILE E LENTO  CAMMINO  
 ELEMENTI CARATTERISTICI DEL PERCORSO:
- MONTAGNE  PAESI E CONTRADE DEL CILENTO INTERIORE:
 CI AVVICINEREMO ALLA SCOPERTA DEL COSIDDETTO MEZZOGIORNO MINORE, L’ITALIA DEI PAESI CHE NEL FRAGORE DELLA CRISI ASSUMONO UNA LUCE NUOVA E TENTANO DI USCIRE DALLA MARGINALITÀ CULTURALE CHE LA STORIA PER DECENNI GLI AVEVA RISERVATO.
 IL PAESAGGIO, LO SCEMPIO URBANISTICO, IL PROVERBIO, IL BOSCO, LA FORMA SINTATTICA, LA CANZONE, LA TRADIZIONE, I CAMPI ABBANDONATI, GLI SCHELETRI DI CEMENTO E I RUDERI DI PIETRA AIUTANO A COGLIERE I NODI A VOLTE INESTRICABILI D’UNA VICENDA MILLENARIA TRA LA SUBALTERNITÀ AD UNO SVILUPPO SENZA SENSO E LA TRANSIZIONE DI UN FUTURO POSSIBILE E ANCORA INCERTO PER LA NOSTRA TERRA.
 FARE BELLA MOSTRA DI RITAGLI DI UNA COMUNITÀ CONTADINA IDEALIZZATA PRODUCE SOLO FOLCLORE, MENTRE L’ESPERIENZA PIÙ AUTENTICA È LA SCOPERTA DI UN CILENTO IN CONTINUA OSCILLAZIONE TRA MODERNITÀ E DIMENSIONI ANCESTRALI, COMUNITÀ ED INDIVIDUALISMO, DOMESTICO E SELVATICO, PAESE NUOVO E PAESE VECCHIO, PIETRA E CEMENTO.
-MONACI E MUNACIEDDI: NELLO SPLENDIDO SCENARIO DEL MONTE PITTARI, UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI LUOGHI E DELLE STORIE SEGUENDO LE ORME DEL MONACHESIMO ORIENTALE. A PARTIRE DAL VI SECOLO D.C. CENTINAIA DI MONACI SI INSEDIARONO NEL TERRITORIO CILENTANO, TRASFORMANDO IN MODO DECISIVO L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE E LA SPIRITUALITÀ DELLE POPOLAZIONI LOCALI. UN INTRECCIO PROFONDO TRA MONDO MAGICO E RELIGIOSO, TRA SACRO E PROFANO, TRA CHI PER PRIMO PORTÒ LA PAROLA DI CRISTO IN QUESTE TERRE E CHI LA FECE PROPRIA MODELLANDOLA CON I PROPRI COSTUMI. UN’ASCESA “RITUALE” CHE SULLE TRACCE DELLA STORIA E DELLE TANTE LEGGENDE POPOLARI, CONDURRÀ IL VISITATORE NELL’AFFASCINANTE MONDO MISTICO DELLE GROTTE E DEL FIUME SOTTERRANEO.
-L’OASI WWF GROTTE DEL BUSSENTO: CREATA NEL 1985, HA UNA ESTENSIONE DI 607 ETTARI, AL CUI INTERNO SI POSSONO AMMIRARE LE MERAVIGLIOSE RISORGENZE DEL FIUME BUSSENTO. LE CASCATE, LE SORGENTI DI ACQUA CRISTALLINA, I PICCOLI LAGHETTI E IL MULINO SEICENTESCO, DA CUI SGORGA UNA CASCATA D’ACQUA SORGIVA, FANNO DI QUESTO LUOGO UNO DEI PIÙ BELLI DELLA PROVINCIA DI SALERNO.





PER SAPERNE UN PO’ DI PIU’…..
.Tempa del Fico on Vimeo
STORIE DI PANE E GRANO VERSIONE INTEGRALE
la ciucciopolitana – YouTube
VISIONI ANTERIORI ED INTERIORI
INAUGURAZIONE PRIMA TRATTA

  
      
CONTATTI 
 ANGELO AVAGLIANO  ACCOGLIENZA RURALE TEMPADELFICO
TEL.3475934744  3393129490  
Skype  angelo.avagliano

- fonte dell'articolo : http://www.tempadelfico.com/ciucciopolitana-e-ciucciovie-in-cilento/#sthash.LhUYr0TL.dpuf

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