è in arrivo una banca dati di aziende agricole
che assumono, alla quale potrà accedere il 68% dei giovani italiani che,
secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, nel 2014 vorrebbe lavorare in agricoltura.
“Lavoro in campagna” è il portale presentato nel corso dell’Assemblea elettiva
di Giovani Impresa Coldiretti, volto a favorire l’incontro tra domanda e
offerta di lavoro in corso di autorizzazione da parte del ministero del Lavoro.
Il sito web nazionale dedicato acquisirà, archivierà e
renderà disponibili in forma pubblica tanto le richieste di manodopera delle
imprese che i curricula e le disponibilità dei lavoratori. Il servizio non si
limita comunque all’impresa, ma è rivolto anche al sistema della famiglia che
potrà essere assistito nella ricerca di colf o badanti, al giovane che ricerchi
la possibilità di effettuare uno stage aziendale, allo studente a caccia di
un’occupazione durante il periodo delle vacanze estive o invernali attraverso
un’offerta di lavoro occasionale accessorio (voucher) e al pensionato che
voglia integrare il proprio reddito da pensione sempre tramite i buoni lavoro.
Lo strumento informatico sarà accessibile presso ogni sede e sportello
territoriale della struttura Coldiretti con personale qualificato per un vero e
proprio servizio di accompagnamento ed assistenza a imprese e lavoratori, sia
per quanto riguarda l'inserimento e aggiornamento dei dati, sia per la fase di
incontro tra domanda ed offerta di lavoro. È infatti previsto che tale fase di
incontro tra impresa e lavoratori non sia gestita in automatico dal sistema, ma
sia accompagnata e guidata dai servizi Coldiretti che provvederanno a segnalare
all’impresa l’esistenza nell’archivio del sistema web di candidature
compatibili con le necessità espresse provvedendo, se di interesse
dell’impresa, ai necessari contatti con i candidati.
Dal primo giugno i giovani
lavoratori dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi
possono essere remunerati con i voucher, i buoni lavoro che comprendono già la
copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali.
I voucher rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di
reddito e occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde
coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può
così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con
ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo.
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