Il logo e il nome rappresentano
il primo approccio visivo e percepibile di un brand. La
prima forma di identificazione nella mente del consumatore, il primo tratto
distintivo che permette ad una startup di emergere nel mare magnum di
prodotti e offerte sempre più simili e difficilmente distinguibili. Il logo e
il nome sono due aspetti strettamente legati e solo con un accostamento
coerente si può ottenere un risultato efficace, in grado di creare una
forte identità distintiva.
Ma come fare allora a trovare la giusta combinazione? Ecco
quali, secondo noi, sono le caratteristiche che il logo – e il relativo
nome – di una startup devono assolutamente avere!
#EFFICACIA
La maggior parte delle startup offrono un prodotto/servizio
specifico e concreto.Questo, spesso, risulta immediatamente riconoscibile
già a partire dal nome e dal logo della startup stessa. Le persone, i
potenziali utenti, al giorno d’oggi non possono più permettersi di spendere del
tempo ad analizzare un logo: è proprio per questo che dovrà essere chiaro, dopo
un solo colpo d’occhio, ciò che l’azienda produce o quali servizi
offre. Il primo passo, dunque, è la ricerca di un design del
logo che con una combinazione di simboli rimandi chiaramente al
nome della startup e al suo scopo. Un esempio? Pensate a Soundcloud – una piattaforma
web che permette ai musicisti di collaborare, promuovere e distribuire la loro
musica – i cui nome e logo, da soli, suggeriscono efficacemente le
caratteristiche su cui la piattaforma stessa si basa. Vale a dire: musica,
raccolta, condivisione.
#SEMPLICITÀ
Vale la pena puntare su nomi brevi, veloci da scrivere e
facili da pronunciare (ne avevamo già parlato qui). Sembra
banale, ma alcuni nomi, nati con l’intento di essere originali e creativi,
rischiano di generare confusione, errori di battitura su tastiera, trascrizioni
errate. Deve essere inoltre facile da memorizzare. Queste
caratteristiche sono altrettanto fondamentali per il logo che accompagna il
nome. La semplicità e il minimalismo sono le
chiavi per un logo riconoscibile, versatile e difficile da dimenticare. Spesso
alcuni dettagli sono veramente inutili.
#VERSATILITÀ
Il nostro logo dovrà sempre essere chiaro e leggibile. Dal
bigliettino da visita al manifesto, dal sito all’app, dal pc allo smartphone e
perché no (dipende dalla tipologia di startup) dalla t-shirt alla tazzina, si
deve poter facilmente adattare a molteplici canali di comunicazione
e device. Bisogna saper dosare bene i colori e
scegliere il font giusto, ma sopratutto serve prestare la massima
attenzione a dimensioni e proporzioni. Per avere massima
efficacia un logo deve essere riconoscibile anche se fortemente
ridotto, questa caratteristica lo rende leggibile anche in movimento o in
condizioni di scarsa visibilità. È utile ricordare che non si devono mai
utilizzare mai immagini bitmap per un logo, poiché perderebbe
di qualità (fino all’orrendo “effetto sgranato”) se ingrandito
eccessivamente. Va perciò utilizzata la grafica vettoriale che
concede di scalare il logo a piacimento senza mai perdere la pulizia di linee e
forme. Anche per questo motivo è importante affidarsi a dei professionisti
che realizzeranno per te un logo ben studiato e ti
consegneranno un file utile per qualsiasi uso.
#COLORE
Potrebbe sembrare facile, ma in realtà è importante riflettere con
attenzione prima di scegliere il colore giusto per il logo di
una startup. Lo sapevi che ogni colore stimola delle specifiche reazioni
emozionali? Per esempio, il blu è rilassante, il giallo è allegro, il
rosso esprime energia. C’è un’intera scienza dedicata allo studio dei colori e
alla loro influenza sulle emozioni. Una volta chiara l’idea di
personalità della startup, sarà più semplice capire quale colore sia indicato
per il logo. Bastano al massimo tre colori per caratterizzare
l’immagine del brand dal punto di vista cromatico.
#LEGGIBILITÀ
Il font è un elemento molto importante, infatti il
principale requisito di un buon lettering è la sua leggibilità, questa
contribuisce a rendere un logo efficace. Quando guardiamo un marchio noi non
stiamo leggendo, ma la nostra mente è già predisposta a
riconoscere quell’azienda semplicemente guardando quel logo e
riconoscendo inconsciamente quel font.
Spesso basta un buon lettering per esprimere l’anima e il
carattere di un brand. Vuoi trasmettere l’idea
di solidità, modernità e forza? Allora potrai scegliere un font lineare,
senza grazie. Vuoi, invece, esprimere serietà ed eleganza? Questa volta dovrai
scegliere un font con grazie. O, ancora, vuoi sottolineare la delicatezza di un
prodotto o la classicità di un brand? Usa un carattere
calligrafico. Dovrebbe essere chiaro, insomma, che il tipo di font
enfatizza il significato che si vuole esprimere e l’emozione che si vuole
trasmettere.
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